GINNASTICA POSTURALE

La rieducazione posturale globale (RPG) è una tecnica di terapia manuale utilizzata dal fisioterapista per la cura conservativa e non cruenta dei disturbi muscolo-scheletrici, sviluppata da Philippe Souchard.

Alla base della rieducazione posturale globale c’è la teoria delle catene muscolari, definite come le macro unità funzionali che raggruppano diverse strutture (muscolari, tendinee, ligamentose e fasciali) e sono caratterizzate da azioni e funzioni motorie comuni e/o sinergiche.

La tecnica prevede una specifica metodica di valutazione del paziente strettamente legata al trattamento riabilitativo. Questa tecnica, studiata per l’applicazione in patologie della colonna vertebrale, tra cui il dolore lombare cronico, e nello sviluppo della muscolatura toraco-addominale, permette di ottenere un riequilibrio funzionale dell’apparato muscolo scheletrico portando la postura del soggetto alla naturale fisiologia.



  • Tecnica di Bobath o “Neuro-developmental treatment”
  • Metodo di Kabat (PNF)
  • Il concetto di Johnstone
  • Il metodo di S.Brunnstrom
  • Il metodo di Perfetti
  • Rieducazione Propiocettiva
  • Metodo dei riflessi posturali
  • Metodo di Bugnet-Van der Voort
  • Catene articolari e muscolo-aponeurotiche
  • Metodo di Mezieres e Rieducazione Posturale Globale
Tecnica di Bobath o “Neuro-developmental treatment”

Cinquanta anni fa, Madame B. Bobath scoprì una tecnica che permetteva di inibire determinati schemi di movimento patologico e di avere effetto sul tono muscolare. Tale metodo offriva però un risultato solo temporaneo e lei continuò quindi e sue ricerche assieme al marito, il dottor K.Bobath ed osservò che era possibile ottenere un aumento del tono muscolare combinando tecnica di inibizione e tecnica di facilitazione.

Riuscì ad evocare quindi le reazioni di raddrizzamento ottenendo il controllo della testa, la rotazione della testa e del tronco e la reazione di equilibrio.

Il paziente viene spostato e sorretto in punti precisi in modo da reagire attivamente alle reazioni desiderate. Grazie a tali tecniche, il paziente acquisisce un’esperienza sensomotoria normale dei movimenti di base, che diverranno automatici grazie alla loro ripetizione.

Vengono impiegati anche diversi attrezzi tra cui la grande palla di Bobath. Tale tecnica diffusa in tutto il mondo è impiegata soprattutto per i bambini affetti da esiti di cerebropatia infantile, ma anche per altri problemi neurologici di ordine centrale (traumi cranici, emiplegie, sindromi cerebellari e piramIdali).

Metodo di Kabat (PNF)

Metodo di rieducazione globale che consiste nel rafforzare o suscitare l’atto motorio volontario del paziente con una liberazione simultanea e sincronizzata (sommazione) del maggior numero possibile di stimoli, che facilitano la risposta del sistema neuro-muscolare.

Il metodo di Kabat si basa sull’applicazione di schemi di movimenti facilitanti ad andamento spirale e diagonale abbinati ad altre diverse tecniche di facilitazione. Il metodo presenta applicazioni estremamente varie nel campo della fisioterapia: Paralisi centrali, rafforzamento muscolare, recupero della mobilità articolare, trattamento della spasticità.

Il concetto di Johnstone

La rieducazione secondo il concetto di Margaret Johnstone è rivolta ai pazienti, che soffrono dei postumi di lesioni cerebrovascolari (emiplegia).

I principi di base sono:

• Inizio immediato della rieducazione
• Approccio multidisciplinare
• Combinazione di sviluppo motorio e sensoriale
• Posizionamento corretto

Il metodo di S.Brunnstrom

Metodo di rieducazione neurologica, che utilizza i riflessi e le stimolazioni neuromuscolari allo scopo di sviluppare le possibilità sensitivo-motorie degli emiplegici, dei pazienti con trauma cranico e di quelli, che presentano sindrome piramidale.

Il metodo di Perfetti

Nel suo metodo Perfetti si basa sia sulla neuromotricità, che sulla psicomotricità. Per lui il movimento non si riduce alla semplice effettuazione. Attribuisce grande importanza alla programmazione del movimento, una programmazione, che passa attraverso l’assunzione di informazioni, che chiama ipotesi percettiva. Questa ipotesi deve essere costantemente confrontata con le sensazioni che il movimento genera.

Rieducazione Propiocettiva

Qualche decina di anni fa, due fisioterapisti francesi hanno messo a punto una tecnica di rieducazione propriocettiva per le distorsioni del piede e del ginocchio sulla base dei lavori di un autore Inglese. Se si parte dal presupposto che le cause iniziali della distorsione risiedono principalmente nella cattiva interpretazione dell’informazione e nella falsa informazione ne deriva uno schema corporeo alterato.

La rieducazione propriocettiva proposta dagli autori avrà quindi lo scopo di acquisire una serie di schemi nuovi di coordinazione neuro-muscolare che garantisca la sicurezza fisiologica.

Per attuare ciò, a partire dal momento in cui è possibile appoggiare l’arto e dopo una massoterapia ed una mobilizzazione attiva e passiva senza carico (di breve durata) occorre effettuare una serie di esercizi progressivi e ben determinati. Le indicazioni del presente metodo possono essere estese ai disturbi statici del piede, alla traumatologia ed all’ortopedia del piede, del ginocchio e anche della spalla.

I suoi principi di base sono stati progressivamente adattati all’anca ed alla colonna vertebrale. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di piani stabili ed instabili con il progressivo aumento dello squilibrio.

Metodo dei riflessi posturali

Metodo statico e globale che impiega determinati riflessi ed in particolare quelli che permettono il mantenimento posturale. Al lavoro statico provocato dalle sollecitazioni fisioterapiche, si aggiunge l’effetto delle manipolazioni simultanee, di rafforzamento o di allungamento, effettuate in profondità sul muscolo dal fisioterapista.

Metodo di Bugnet-Van der Voort

Impiega le contrazioni isometriche provocate dalle resistenze contro le quali il paziente deve agire mantenendo determinare posizioni.

Catene articolari e muscolo-aponeurotiche

Nuovo orientamento terapeutico di fisioterapia basato sul sistema locomotore. Esso si rivolge essenzialmente alla terapia manuale delle algie funzionali del sistema locomotore. Gli autori di tale metodo partono dal concetto dell’organizzazione muscolare e aponeurotica che unisce determinati muscoli (catena muscolare) e possibilità di rottura della tensione corretta (derivata da una coordinazione armonica tra le catene muscolari che originano il movimento) per una certa ragione (neurologica o traumatica).

Metodo di Mezieres e Rieducazione Posturale Globale

Si tratta di un metodo di rieducazione individuale inventato nel 1947 che si basa sulla legge della globalità del corpo umano e si distingue per un diverso approccio all’uomo ed alla malattia.

Secondo questo metodo i muscoli del corpo sono solidali tra loro e si organizzano in catene, in particolare quelli situati nella parte posteriore e tendono abitualmente ad un eccesso di tensione e di accorciamento. Di conseguenza si ha una limitazione dei movimenti e per un gioco di adattamenti e compensazioni si influisce sulla statica del corpo. Ne derivano dolori, che altro non sono che gli effetti di una causa più remota nel tempo e nello spazio.

Questa tecnica consiste nel risalire la catena delle compensazioni verificatesi nel corpo ed individuare le cause primarie. Il trattamento consiste essenzialmente in posizionamenti di stiramento che consentono di ottenere distensione, scioltezza ed allungamento delle catene muscolari contratte, liberando la respirazione.

Riguarda il corpo nella sua globalità, richiede la partecipazione attiva del paziente e si avvale anche di diverse tecniche di massaggio e di mobilizzazione.


Patologie ortopediche



Patologie del ginocchio

  • Artrosi del ginocchio
  • Lesioni cartilaginee
  • Malattia femororotulea
  • Lesioni del legamento collaterale mediale del ginocchio
  • Lesioni meniscali
  • Lesioni del legamento crociato anteriore
  • Lesioni del legamento crociato posteriore
  • Tendiniti
  • Sindrome della banda iliotibiale
  • Malattia di Osgood-Schlatter

Patologie della spalla e del gomito

  • Artrosi della spalla
  • Tendiniti e lesioni della cuffia dei rotatori
  • Instabilità di spalla
  • Impingement della spalla risultante da borsiti e tendiniti
  • Periartrite scapolo-omerale
  • Epicondilite laterale

Patologie della mano e del polso

  • Malattia di De Quervain
  • Morbo di Dupuytren
  • Rizoartrosi
  • Dito a martello
  • Dito a scatto

Patologie dell’anca

  • Artrosi dell’anca
  • Borsite pretrocanterica
  • Impingement femoro-acetabolare

Patologie del piede

  • Artrosi della caviglia
  • Fascite plantare
  • Alluce rigido
  • Neuroma di Morton
  • Piede piatto
  • Metatarsalgia

Patologie della colonna vertebrale

  • Fibromialgia localizzata
  • Lombalgia

Pedane dinamometriche

Permettono la valutazione della distribuzione del carico durante gesti funzionali (alzata da una sedia, squat, vertical jump, etc.)


Cella di carico

Macchinario che permette di eseguire un test di massima contrazione volontaria isometrica, per evidenziare eventuali deficit di forza muscolare.


GNRB

Artrometro che permette di valutare lo spostamento anteriore della tibia rispetto al femore e quindi la funzione del legamento crociato anteriore (LCA).



Delos

Macchinario che permette la valutazione della funzione propriocettiva degli arti inferiori e della colonna vertebrale.


Elettromiografia di superficie

Fornisce informazioni sull’attivazione dei muscoli e l’intensità della loro attività nell’esecuzione di compiti motori.


K4b2

Metabolimetro che permette la valutazione degli scambi gassosi (O/CO2) durante compiti motori come la corsa.




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