La rigidità conseguente ad un intervento chirurgico o ad un infortunio ad un’articolazione si sviluppa progressivamente in quattro stadi: Sanguinamento, edema, tessuto di granulazione e fibrosi.
La mobilizzazione passiva continua (kinetec) applicata correttamente durante i primi due stadi della rigidità articolare agisce drenando il sangue ed il fluido edematoso fuori dall’articolazione e dai tessuti periarticolari, mantendo una normale compliance dei tessuti periarticolari.
Perciò la mobilizzazione passiva continua (kinetec) è efficace nel prevenire la rigidità articolare se applicata all’articolazione immediatamente dopo l’intervento chirurgico e continuata fino a che l’edema, che limiterebbe il completo movimento dell’articolazione, non si sviluppa più.
Questo concetto è stato applicato con successo nella riabilitazione del ginocchio, della spalla, del gomito, della mano, del polso e della caviglia.
• Sanguinamento
• Edema
• Tessuto di granulazione
• Fibrosi
Il primo stadio, che inizia nei primi minuti dopo un intervento chirurgico o un trauma e che dura ore, consiste nella distensione della capsula articolare causata dal sanguinamento e dall’edema nel tessuto periarticolare. La capsula articolare dell’articolazione raggiunge un massimo di distenzione e quando si tenta di fletterla o estenderla, la pressione idrostatica aumenta ancor di più, causando un forte dolore e marcata rigidità. Difatti dopo un trauma o dopo un intervento chirurgico, la naturale posizione dell’articolazione nella posizione di massimo volume articolare tende a minimizzare la pressione intrarticolare.
Il secondo stadio della rigidità, che inizia dopo poche ore e che dura giorni è causato dai mediatori dell’infiammazione rilasciati dalle cellule morte, che causano la dilatazione dei vasi sanguigni e l’edema. L’edema a sua volta causa il peggioramento della rigidità articolare ed il dolore. Fino a questo punto gli effetti collaterali dell’immobilità sono dovuti esclusivamente all’accumolo di fluido. Nei prossimi due stadi, il fluido sarà rimpiazzato dalla deposizione di matrice extracellulare, demarcando un importante punto di transizione nell’irreversibilità della rigidità articolare.
Il terzo stadio inizia nei primi giorni e dura fino ad alcune settimane. Il tessuto di granulazione è altamente vascolarizzato e rappresenta la transizione fra l’accumolo di fluido e la deposizione di matrice extracellulare, all’interno ed intorno all’articolazione. A questo punto la rigidità articolare diventa più importante e la mobilizzazione passiva continua non è più in grado di risolverla.
Durante questo ultimo stadio, il tessuto di granulazione si trasforma in tessuto cicatriziale denso e rigido.
I benefici che offre la mobilizzazione passiva continua (kinetec) sono:
• Riduce l’accumolo di sangue all’interno ed intorno all’articolazione
• Evita lo sviluppo della rigidità articolare
• Permette di iniziate la riabilitazione subito dopo l’intervento chirurgico
• Accorcia i tempi di recupero